Esercizi di meditazione che aumentano la consapevolezza di sé e del momento presente, riducendo sentimenti negativi (ansia, stress, panico, depressione) legati a momenti difficili da affrontare,
o causati da modalità stressogene di vivere le proprie esperienze.
Quanto spesso vorremmo schivare momenti della nostra vita come un ingorgo nel traffico, una riunione di lavoro, un brutto raffreddore; oppure non accettiamo determinati eventi come il nostro invecchiamento, la perdita di persone care; o pensiamo a situazioni ansiogene che dovremo affrontare, perdendo la possibilità di goderci la cena con i nostri amici, che stiamo vivendo in quel preciso momento presente?!
La pratica della mindfulness, traduzione moderna del termine «consapevolezza» del pensiero buddhista, è la risposta a queste nostre cattive abitudini mentali!
Saranno i geni, sarà la cultura, sarà la società in continuo cambiamento… ma, in ogni caso, dobbiamo fare i conti con la nostra tendenza naturale a ricercare in modo forzato uno stato maggiore di benessere, tentando di evitare la sensazione di dis-agio. Così facendo, però, non facciamo altro che acuire la nostra condizione di in-sofferenza, non godendo mai di ciò che abbiamo.
In altre parole, viviamo pensando sempre al passato o al futuro, mentre dovremmo radicarci nel presente, nel «qui e ora», imparando ad accettare noi stessi e a vivere più profondamente le nostre esperienze che sono fatte di sensazioni, emozioni, pensieri e relazioni.
Ecco perché la mindfulness! Perché aiuta a vedere e ad accettare le cose come sono!
Grazie ad essa possiamo fare pace con l’inevitabilità del cambiamento e l’impossibilità di vincere sempre, migliorando l’esperienza quotidiana.
Non è un qualcosa di esoterico, ma è una forma di meditazione valutata in una serie di ricerche scientifiche, censite dal sito PubMed (archivio universale degli studi in campo biomedico), a partire dal 1982.
Ormai in tutto il mondo, Italia compresa, molti sono i gruppi che la propongono come medicina per guarire le sofferenze che le persone si portano dentro, sofferenze che non sono legate soltanto a malattie, ma anche al vivere quotidiano, ai disagi dell'ambiente di lavoro, alle pressioni sociali, alla crisi attuale.
Nel prestare attenzione al momento presente, senza giudicarsi, amplificando le nostre sensazioni corporee ed emozionali. È un modo di essere che implica lo stare costantemente in relazione con se stessi e con il mondo, l'accettare quello che c'è, sia che si tratti di disagio, sofferenza, passione o piacere.
Problemi psicologici: ansia, depressione, attacchi di panico, stress...
Malattie fisiche: dolori cronici alle articolazioni, asma, cefalee/emicranie, diabete...
Cattive abitudini: fumo, alcool, shopping compulsivo, abbuffate alimentari...