Il disturbo passivo-agressivo

Il disturbo passivo-agressivo si presenta più spesso nei bambino che non hanno ricevuto un'educazione metodica, e quindi senza principi chiari e stabili. È caratteristica nei bambino con genitori divorziati o che hanno ricevuto principi educativi poco chiari o instabili.

L'autorità dei genitori è quindi carente e i figli utilizzano la relazione negativa con i genitori per disubbidire a uno dei due, nascondendosi dietro l'altro, in genere quello che più gli conviene. Se ciò accada in famiglia può essere un motivo di conflitto quotidiano e per questo la guerra è assicurata.

Quando è più frequente?

Il disturbo è più frequente quando i genitori del bambino hanno un'affettività molto instabile, con alti e bassi nello stato d'animo.

Se il bambino non può prevedere la reazione del genitore rispetto al suo comportamento, perché questa dipende più dallo stato d'animo del genitore che da ciò che ha fatto il bambino, questo avrà gravi difficoltà a capire cosa ci si aspetta da lui, quindi avrà difficoltà ad elaborare un concetto di sé e capire in quale modo si deve comportare per ottenere una risposta positiva al suo comportamento. La difficoltà di sapere in anticipo le reazioni dei suoi genitori crea nel bambino da uno stato permanente di tensione emotiva, provocando ansia.

Come evitarlo?

I genitori devono cercare di evitare le discussioni in presenza del figlio, evitando conflitti e litigi.

Entrambi i genitori devono avere chiara la linea educativa da adottare con il figlio in modo univoco e seguire lo stesso percorso educativo anche se hanno problemi più intimi (è molto importante che questi problemi vengano risolti in modo corretto per evitare che diventino cronici e finiscano per creare un ambiente di tensione poiché il bambino capta subito e si sente colpevole di qualcosa di cui non è responsabile).

Cosa favorisce questo disturbo?

Una dei casi comuni che lo favorisce è quando i bambini molto legati ai genitori assistono alla nascita di un fratellino, che fa sì che i genitori smettano di prestargli tutte le attenzioni che gli davano prima, di modo che il bambino si sente in qualche modo escluso. Ciò lo fa sentire improvvisamente insicuro, poiché vede minacciato l'affetto da parte dei genitori e finisce per identificare il colpevole esclusivamente nel nuovo membro della famiglia.

Possono ricorrere a comportamenti distruttivi per tornare al centro dell'attenzione, seppur in modo negativo. In caso contrario, si sentono molto frustrati e indirizzano l'aggressività verso i genitori e il fratello neonato, creando un rapporto di odio e amore. A volte possono arrivare a mostrarsi molto aggressivi e persino crudeli con il nuovo membro della famiglia in assenza dei genitori non, e ciò può generare situazioni pericolose.

Come prevenirlo?

Quando sta per arrivare un nuovo membro della famiglia bisogna rendere partecipe di questo evento il figlio più grande (chiedendogli di aiutarci a dipingere la cameretta, a scegliere i giocattoli o il colore dei vestitini...). E quando arriva il nuovo figlio, è importante rafforzare il legame tra fratelli, permettendo al primo che si avvicini e accarezzi il fratellino (sempre sotto la supervisione dei genitori).

E soprattutto è importante non trascurare la sua attenzione, ma senza arrivare a iperproteggerlo. Bisogna dare le stesse attenzioni ai due fratelli, secondo le esigenze, soprattutto a livello emotivo, in modo che il figlio maggiore non si senta escluso e che l'affetto ricevuto non venga compromesso. Pertanto, è importante saper riconoscere se tuo figlio ha il disturbo passivo-aggressivo di personalità.


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