Disfonia

La disfonia è un'alterazione della voce parlata conseguente ad una modificazione strutturale e/o funzionale di uno o più organi coinvolti nella sua produzione, che va ad alterarne la qualità, l'altezza e l'intensità.

Si distinguono disfonie di origine organica in cui sono presenti alterazioni a carico degli apparati implicati nel controllo della voce (noduli, polipi e granulomi) o postumi di interventi chirurgici nella zona della laringe e della tiroide, e disfonie disfunzionali caratterizzate dall’assenza di lesioni o turbe motorie e dovute invece ad un abuso o cattivo uso della voce. Queste ultime sono tipiche dei professionisti della voce: insegnanti, cantanti, avvocati, attori, venditori.


I sintomi più frequenti della disfonia sono:

  • alterazioni a livello acustico, quali intensità, frequenza, timbro, risonanza;
  • segni fisici soggettivi: bruciore di gola, percezione di gola secca, necessità di schiarirsi frequentemente la voce, sensazione di mancanza d’aria;
  • segni soggettivi di tipo psicologico: impressione di sgradevolezza della propria voce.

 

I sintomi possono presentarsi saltuariamente o possono essere presenti stabilmente, in alcune o in tutte le circostanze comunicative.

 

Per inquadrare il disturbo sono necessari esami strumentali come la laringostroboscopia, che consente di analizzare in modo dettagliato le caratteristiche fisiologiche e patologiche della vibrazione delle corde vocali.

La terapia si avvale di interventi medici, chirurgici e logopedici a seconda del caso.

La logopedista traccerà un profilo vocale dopo un'attenta prima valutazione, per partire poi con il progetto terapeutico personalizzato, che riguarderà il controllo e la coordinazione degli organi atti all'emissione vocale. Solitamente si parte con degli esercizi volti all'acquisizione di una respirazione diaframmatica corretta, che consenta un'emissione della voce chiara e sicura. Si passa poi a correggere i parametri compromessi (timbro, altezza, intensità, intonazione) con esercizi vocali appositi.


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