Il pianto del neonato e i dubbi dei genitori

a cura della dott.ssa Ilaria Dalla Valle

 

Il neonato esprime i suoi bisogni utilizzando il pianto. Possono essere bisogni fisiologici (fame, sonno, freddo, sensazione di bagnato, coliche), o psicologici (bisogno di contenimento, di contatto, di protezione).
Non sempre il senso di questo pianto è chiaro ai genitori, che a volte si chiedono: "farò bene a prenderlo in braccio e andare in suo aiuto? E se fosse un "capriccio"? E se in questo modo lo vizio?".
Cosa succede a un neonato che riceve una risposta sufficientemente pronta al suo richiamo? Immagazzina un'esperienza buona, rappresenta se stesso come un oggetto degno d'amore e competente nella comunicazione, e il mondo come un posto sicuro verso il quale nutrire fiducia.
Al contrario, un bambino che non riceve risposte sufficientemente sollecite o coerenti, rappresenterà se stesso come un soggetto di scarso valore, indegno d'amore, incapace nella comunicazione e il mondo come un luogo pericoloso e imprevedibile.
Queste rappresentazioni lo guideranno nel suo rapporto con gli altri e con il mondo.

 

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