Dislalia

La dislalia è uno dei disturbi più frequenti nei bambini. Si tratta di un disturbo a livello di articolazione dei fonemi, che fa in modo che i bambini pronuncino scorrettamente i fonemi o alcuni gruppi di fonemi. Quando i bambini cominciano a parlare, è normale che non lo facciano correttamente, tuttavia, raggiunta una certa età, il linguaggio dovrebbe perfezionarsi e il bambino dovrebbe migliorare la pronuncia. Ma ciò non accade sempre e sono fondamentalmente gli istituti scolastici che rilevano questo disturbo. Con un adeguato trattamento, la dislalia tende a migliorare e le previsioni sono molto positive.

 

Come riconoscere la dislalia

  • Età di rilevamento. Se a 6 anni il bambino non pronuncia adeguatamente, almeno fino a tre suoni della lingua, ci troviamo di fronte a una dislalia. Per esempio, se tuo figlio dice "cale" anziché "cane". Generalmente, questo disturbo viene scoperto nella struttura educativa frequentata dal bambino. Sia la cura che la diagnosi sono effettuate da logopedisti.
  • Linguaggio. È importante chiarire che la dislalia è considerata un semplice disturbo del linguaggio, dal momento che il bambino sente e capisce cosa gli si dice; la sua difficoltà sta nell'esprimere correttamente quello che vuole dire. Si può dire allora, che la comprensione del linguaggio non è alterata, ciò che è disturbato è la produzione del linguaggio. Il bambino non trasferisce questo disordine a livello scritto, vale a dire che quando scrive, lo fa in maniera corretta.
  • Possibili cause. La dislalia può essere la conseguenza di un'immaturità o malformazione dell'apparato fonetico, vale a dire, che gli organi che intervengono nel parlato e nella pronuncia sono in qualche modo alterati. Può anche essere dovuto a un'alterazione nella distinzione uditiva, vale a dire, che può accadere che tuo figlio non distingua adeguatamente un suono da un altro. Anche gli aspetti affettivi possono essere determinanti nello sviluppo di questo disordine.
  • Suoni interessati. La dislalia compare in quei suoni che sono più difficili da pronunciare, che troppo spesso sono gli ultimi suoni che il bambino acquisisce. È così che gli errori più frequenti compaiono nella pronuncia della erre e della esse, cosiddetti rotacismo e sigmatismo, rispettivamente. Per esempio, il bambino dice "caggo" anziché "carro" o dice "caccia" anziché "casa".
  • Tipi di dislalie. Le dislessie possono essere semplici o multiple. Le dislalie semplici hanno a che fare con un tentativo del bambino di semplificare la pronuncia della parola. Per esempio, il bambino invece di dire, "albero" dice "albeo". Nel caso delle dislalie multiple, sono presenti in più di due fonemi e il loro trattamento è più complicato che nelle dislessie semplici.

Diversi tipi di dislalia

  • Dislalia organica o anatomica. Questo tipo di dislalia è conseguenza di una malformazione o immaturità del apparato fonatorio. Può essere dovuta a una fessura nel palato o sul labbro, cosa che viene definita labbro leporino. Può anche essere dovuta a difetti della struttura ossea della mascella o a causa di un frenulo della lingua eccessivamente corto o spesso.
  • Dislalia funzionale. È quando non c'è alcuna alterazione organica, tuttavia, c'è un malfunzionamento degli organi articolatori. In questi casi, il bambino usa in maniera scorretta questi organi quando deve articolare un fonema. Ciò può essere dovuto a varie cause, come: mancanza di controllo nella psicomotricità fine, deficit nella discriminazione uditiva, deficit nella stimolazione linguistica, tra le altre.
  • Dislalia audiogena. Questo tipo di dislalia ha a che fare con un deficit uditivo. Il bambino non ascolta correttamente, ciò crea che articoli in maniera scorretta i fonemi. Nel tentativo di riprodurre i fonemi che sente, lo fa in maniera scorretta in quanto non sa discriminare correttamente ciò che gli viene trasmesso.
  • Dislalie per alterazione nell'apprendimento. Esistono varie cause per questo tipo di dislalie, tra le quali troviamo i fattori ambientali (mancanza di stimolo da parte dei genitori, degli istituti scolastici, ecc.), fattori psicologici (traumi emotivi, mancanza di affetto, violenza psicologica, ecc.) e problemi intellettuali.
  • Errori. Come ricordato, la dislalia è un disturbo nell'articolazione dei fonemi. Esiste quella che viene definita classificazione degli errori, che ha a che fare con i tipi di errori si presentano nella dislalia. Troviamo quindi l'omissione, la sostituzione, la distorsione, addizione e l'inversione.
  • Omissione, sostituzione e distorsione. Nel caso dell'omissione, come dice il nome, il bambino spesso omette i fonemi che gli risultano difficili: per esempio, dice "foco", invece di "fuoco". Per quanto riguarda la sostituzione, ciò che fa è sostituire un suono per un altro: per esempio, dice "tasa" invece di "casa". Nella distorsione, il bambino emette un suono simile a quello corrispondente ma scorretto: per esempio, "cardo" al posto di "carro".
  • Addizione e inversione. Per quanto riguarda la prima, il bambino tende a intercalare insieme al suono che non può articolare un altro che non corrisponde alla parola: per esempio, dice "bulu" invece di dire "blu". Riguardo all'inversione, ciò che si produce è un cambio nell'ordine dei suoni, come per esempio, "sefamoro" al posto di "semaforo".

Come affrontare la dislalia

  • Chiedi consiglio ad uno specialista. È importante consultare un medico per una diagnosi adeguata, poiché la dislalia può essere un sintomo associato ad un altro tipo di disordine. Una volta che il medico conferma ladiagnosi di dislalia, devi andare da un logopedista che sarà chi ti da i dettagli per un trattamento adeguato.
  • Stimolazione. È importante che la famiglia possa stimolare il bambino in modo che possa correggere la dislalia. Nel parlare con lui, bisogna cercare di farlo con chiarezza, articolando correttamente e bisogna evitare di parlare rapido. Cerca di parlargli faccia a faccia, guardandolo e insegnandogli con pazienza e tranquillità la differenza tra i vari suoni.
  • Correzione. Cerca di evitare i diminutivi e di correggerli continuamente quando si sbaglia, bisogna cercare di spiegare il modo corretto in cui vengono emessi i suoni. Bisogna evitare il linguaggio infantile, comunica con un linguaggio adatto alla sua età. È importante che in qualsiasi momento, gli trasmetti tutta tranquillità e sicurezza.
  • Esercizi. Lo specialista che cura il bambino, ti indicherà una serie di esercizi che è importante svolgere. Bisogna accompagnarlo e ed aiutarlo in questo processo per avere un esito positivo. Dedicagli una parte del giorno, per realizzare tali esercizi con impegno e il nostro affetto.
  • Giochi. Vi sono vari giochi che possono contribuire al trattamento della dislalia. I giochi di soffio, e quelli che interessano la mobilità della lingua e le labbra contribuiscono a questo scopo. Per esempio, imitare il suono di animali, fare bolle di sapone, gettare baci all'aria, tra le altre. Puoi anche dimostrargli esercizi di respirazione.
  • Apprendimento. A complemento del trattamento e come forma di rendere più dinamica l'apprendimento del bambino, si può inoltre usare altre risorse quali sono le canzoni, le rime, leggere favole, fare quiz, tra gli altri. In questo modo, faciliti il coinvolgimento del bambino nel trattamento.

Quali sono i giochi per curare la dislalia in casa

Non si tratta di sostituire il lavoro del logopedista, ma piuttosto di alcuni giochi per aiutare tuo figlio a sconfiggere la dislalia.

  • Giocare con le onomatopeiche. Imitare i versi degli animali per identificare i suoni dalle lettere. Disegnare e dipingere l'animale mentre ne imitiamo il verso.
  • Gioco delle frasi. Dai al bambino le parole sulle quali vuoi farlo esercitare e fagli formare delle frasi. Prima in forma orale, poi scritte per fargliele leggere. Per esempio, se vuoi lavorare sul suono C/Z, dagli parole come: zucchero, zoccolo, zattera, inzaccherare, cozzare, cozza, laccio, schizzo, succo...
  • Il gioco della ripetizione. Ripeti sequenze e frasi, e assegnagli un punteggio ogni volta che le pronuncia correttamente. Ad esempio "Furono felici e mangiarono pernici", "Cercare un ago in un pagliaio", ecc.
  • Gioco con oggetti e vocali. Per esercitarsi sulle vocali con i nomi degli oggetti che abbiamo in casa. Ad esempio, se vuoi praticare la /o/, cerca oggetti in casa che inizino per /o/e pronuncia il loro nome a voce alta.
  • Il gioco dell'indovinello. Cerca indovinelli la cui pronuncia e soluzione contengano i suoni sui quali vuoi far esercitare tuo figlio. Ad esempio, se per rafforzare la C/Z: Un bicchiere con manico pieno di tè, cioccolata o caffè, che si usa in casa è... (la tazza).
  • Giochi di scioglilingua. Gli scioglilingua sono molto divertente e piacciono ai bambini. Cerca scioglilingua divertenti per far esercitare tuo figlio sulla corretta pronuncia.
  • Giochi per computer. Su internet si trovano giochi interattivi per esercitarsi con parole e suoni. Sicuramente a tuo figlio piacerà moltissimo giocare insieme a te ai giochi che trovi per lui.
  • I giochi del logopedista. Affinché tuo figlio capisca che tu e il logopedista seguite lo spesso percorso, chiedi al logopedista di indicarti i giochi adatti a potenziare la corretta pronuncia di tuo figlio che potrete fare a casa. Per esempio, giochi allo specchio per imparare i movimenti facciali corretti, giochi per soffiare, giochi di respirazione... E qualsiasi altro gioco che il logopedista ritenga appropriato.

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